Mylai (Milazzo)

Clicca per ingrandire Domenico Ryolo e Madeleine Cavalier sullo scavo della necropoli dell'Istmo di Milazzo nel 1950

Il convergere di una serie di fattori geografici particolarmente favorevoli fecero di Milazzo, nell'antichità, uno dei siti più idonei all'insediamento umano.
L'Acropoli di Milazzo è ora dominata dal Castello di età sveva e aragonese e circondata dalle possenti fortificazioni del XVI-XVII secolo che hanno fatto della città uno dei caposaldi militari per assicurare alla Spagna il dominio della Sicilia; è stata sede di importanti insediamenti almeno a partire dell'età del bronzo.
Nell'età della colonizzazione greca Mylai sorse non come polis autonoma, ma come fortezza dello stato di Zankle-Messana, che con essa si assicurava il possesso della ricca piana agricola e del porto. La sua fondazione è posta al 716 a.C.

Particolarmente importanti per ricostruire le complesse vicende del popolamento di Milazzo sono state le indagini effettuate da L. Bernabò Brea e da M. Cavalier nelle necropoli, che hanno dimostrato che Milazzo appare strettamente legata alle Isole Eolie sia dal punto di vista culturale che da quello storico.
Nell'area dell'istmo si trova  la necropoli greca dell'istmo, che si è venuta a sovrapporre alla più antica necropoli protovillanoviana.
All'età del Milazzese (Bronzo medio) appartiene la vasta e ricca necropoli del Predio Caravello in contrada Sottocastello, a Nord della Rocca. Alcuni vasetti dello stile di Capo Graziano, resti di tombe sconvolte da inumazioni più tardive, rinvenute intorno alla Piazza Roma, dimostrano che essa doveva già essersi formata nel corso del XVI o XV secolo a.C.
Sporadiche testimonianze dell'Ausonio I (1260-1125 a.C.) sono state invece trovate nel Borgo sul pendio orientale del Castello.
Le indagini condotte recentemente dalla Soprintendenza per i BB CC di Messina (G.Tigano) hanno riguardato, oltre alla necropoli dell'Istmo, anche l'abitato dell'età del bronzo.

Bibliografia:

  • L. Bernabò Brea M. Cavalier, Mylai, Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale, Serie III, Monografie archeologiche della Sicilia-II, Novara 1959, pp. 1-136.

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